in data 29-12-2013 10:34 AM
in data 10-01-2014 03:35 PM
in data 16-01-2014 04:56 AM
Credevo di essere l'unico caso al mondo in cui un'assistenza specializzata ha "danneggiato" il cellulare, ma vedo che mi sbagliavo.
Riassumo la mia esperienza personale.
Il 17 settembre 2013 ho scoperto che il mio Galaxy II, con poco più di otto mesi di vita (acquistato a fine dicembre 2012), seppure collegato al caricabatterie, continuava a consumare la batteria. In pratica, non caricava più, nonostante l'indicatore segnalasse regolarmente il collegamento a rete.
Sperando si trattasse solo di un difetto del caricabatterie, ne ho comprato un secondo (ovviamente Samsung) e l'ho provato. Purtroppo il difetto rimaneva invariato.
Così ho subito portato il cellulare ad un centro di assistenza di Roma autorizzato Samsung (SAIL, via Germanico 158). Qui mi veniva detto che se il danno non riguardava il software, il cellulare sarebbe stato inviato al centro Samsung di Roma di via Fosso della Magliana, con un tempo di riparazione previsto attorno ai 15-20 giorni.
Trascorsi 20 giorni, nessuna notizia del cellulare. Idem dopo 30 giorni, e poi dopo 40, nonostante ripetuti solleciti.
Solo all'inizio di novembre, a fronte delle mie ennesime rimostranze, veniva fatta una verifica e si scopriva che il mio cellulare aveva "un codice non italiano" (354912054886682) e che quindi era stato inviato a un non meglio identificato centro di assistenza di Milano, che si occupava di questi modelli, ma che purtroppo aveva tempi di riparazione lunghissimi, attorno ai due mesi.
Infatti il 13 novembre venivo avvisato che il cellulare era tornato, con la seguente diagnosi: "Nessun difetto riscontrato; si consiglia di sostituire la batteria. Effettuata ricalibrazione delle radiofrequenze".
Non convinto della spiegazione, chiedevo al centro di assistenza di Roma di tenere in prova il cellulare per 48 ore assieme al mio caricabatterie.
Risultato: la batteria non aveva alcun problema, era il mio caricabatterie ad essere difettoso, benché fosse nuovo, mai usato, praticamente come uscito dal negozio ("può succedere" è stato il commento di un tecnico).
Comprato il terzo caricabatterie, finalmente la batteria riprendeva a caricare regolarmente. Ma ora il cellulare non prendeva più il segnale del mio gestore telefonico (Wind).
Pensando di aver fatto qualche errore con la scheda SIM, mi sono recato al più vicino punto Wind, ma in realtà l'avevo inserita bene. Ne è stata provata una nuova... niente da fare. Poi, provando schede di altri gestori, si scopriva che il mio cellulare riceveva regolarmente il segnale Telecom, Vodafone, 3, Telepiù... tutti meno quello di Wind!! La ricalibrazione eseguita a Milano (del tutto immotivata, rispetto al difetto accusato) aveva starato il mio cellulare, che quindi è dovuto tornare in assistenza, appena 48 ore dopo averlo avuto indietro.
In considerazione del fatto che era stato appena "riparato" (eufemismo!) e soprattutto che il difetto era stato procurato da loro, ho chiesto di avere un recapito dell'assistenza di Milano, per poter sollecitare un trattamento più rapido. Risposta: "Non abbiamo il loro numero, anche per noi è un problema comunicare con loro". Mi è stato dato, invece, il numero di telefono del Customer Care Samsung (0862-577153) nonché l'indirizzo email (customercare@sstservice.it), a cui ho provato a rivolgermi.
Ma al suddetto numero telefonico un messaggio registrato mi informava che "il servizio è temporaneamente indisponibile" (temporaneamente è un altro eufemismo, poiché non era mai disponibile), mentre alle mie email nessuno si è degnato di rispondere.
In conclusione, ho dovuto attendere la fine delle festività per riavere il mio cellulare, che mi è stato restituito una settimana fa, a circa quattro mesi dall'inizio di questa disavventura.
Pretendere che per tutto questo tempo mi fosse fornito un cellulare di cortesia, in Italia sarebbe fantascienza; ma che almeno mi fosse data la possibilità di comunicare col centro che ha trattenuto per quattro mesi il mio cellulare (due dei quali solo per stararne indebitamente le frequenze), lo trovo assolutamente doveroso. Trovo anche inaccettabile che una compagnia del livello di Samsung offra una comunicazione con la clientela attraverso il Customer Care pressoché nulla.
Inoltre non mi è stata offerta alcuna compensazione per il fatto che durante l'attesa io abbia continuato a pagare il canone del mio gestore telefonico comprensivo di collegamento a internet senza poterne usufruire (usavo in sostituzione un vecchio ma indistruttibile Nokia 2600), né mi è stata concessa un'estensione della garanzia in considerazione dei tempi biblici durante i quali il cellulare non è stato nella mia disponibilità, per motivi certamente dipendenti dall'assistenza Samsung.
Pur non avendo nulla da obiettare sulla qualità dei prodotti Samsung (...tranne i caricabatterie, s'intende!), mi spiace dover dire che in futuro, prima di acquistare nuovamente un prodotto di questa compagnia ci penserò 100 volte, nel timore di doverlo un giorno portare in assistenza ed affrontare nuovamente una simile odissea.