Ciao ragazzi eccovi le news:
il terminale "oggetto di presunte immersioni subacque e\o intrusioni di sostanze atte a provocare ossidazioni" è guarito !!!!!. In preda a un forte sconforto mi sono recato da Venafro (Is) a San Giovanni Rotondo (Fg) (240 km circa ) in ginocchio a chiedere la grazia a Padre Pio a cui sono molto devoto affinchè gli concedesse la grazia della restituzione della vista!!!! (era ceco, non vedeva più la sim card). Il mio sacrificio ha avuto l'esito sperato, ma non grazie all'assistenza (immediata e disponibile che dire!!!! 
) dell'assistenza Samsung bensi a un umile fraticello di un laboratorio che non ha riscontrato neppur minimamente (indagine eseguita con l'ausilio di lente di ingrandimento) tracce di ossido e\o la presenza di sostanze che in qualche modo avessero potuto procurare il problema lamentato (ho tanto di riscontro fotografico ad alta risoluzione e relativo rapporto del laboratorio ) come invece diagnosticato dall'assistenza Samsung. Il prb era un'altro e in virtù della mia onestà intellettuale riconosco e ammetto anche se in buona fede che nell'estrazione della sim card inavvertitamente avevo rovinato il lettore e poi lo avevo lasciato inutilizzato per 3 mesi circa poichè utilizzavo altro smarphone di altra marca. E' ovvio che il guasto l'avevo procurato io e ribadisco che non me ne ero accorto, ma è anche vero che la diagnosi dell'assistenza Samsung è stata del tutto inappropriata. Tutta questa vicenda si sarebbe dovuta risolvere addebitando a me il solo costo della sostituzione dl lettore di sim (circa 60 € e non 215 come da preventivo). Tutto l'accaduto sarà oggetto di verifica da parte degli organi di legge competenti anche perchè avevo la certezza assoluta (del resto confermata da un laboratorio regolarmente abilitato ad esercire l'attività di riparatore) che quanto contestatomi era in contrasto per gli avvenimenti di cui avevo riscontro. La garanzia contempla clausole la cui applicabilità sarà valutata in sede di giudizio, infatti sebbene essa reciti:
"Che eventuali danni causati da infiltrazioni di liquido (ossidazioni) o da bruciature dell'elettronica dovute ad esempio all'utilizzo di accessori non originali potrebbero danneggiare irreparabilmente l'apparato portano alla decadenza della garanzia”
che sebbene corretto se è vera e dimostrata questa cosa, è altresì vero che posiziona sempre e comunque la Samsung in una condizione unilaterale e sbilanciata di decisione senza potere di contradditorio del cliente. Nel mio caso per esempio è chiaro e palese che non c'erano le condizioni da loro rilevate per cui la diagnosi si è rilevata non corretta (voglio mettere in conto anche l'errore umano e la conseguente buona fede della prima volta ma come si dice: "errare humanum est, perseverare autem diabolicum").Non voglio e non posso dare giudizio su questa vicenda (ho solo raccontato quanto mi è accaduto, un giusto dovere di cronaca) che mi ha molto amareggiato poichè ho sempre sostenuto e continuerò a sostenere che il marchio Samsung è un grande e glorioso marchio meritevole di stima e fiducia, ma talvolta le situazioni si instradano in situazioni poche piacevoli ma è giusto che alle luce dell'accaduto emergano le responsabilità di chi non ha gestito correttamente questa situazione. Torno a ripetere che da parte mia è concreta e reale la responsabilità del guasto (ricordo che si trattava del lettore sim rotto per una maldestra manovra di rimozione della sim) e non afferente assolutamente con la prima e seconda diagnosi è ovvio che anche la Samsung (che si affida a dei laboratori di sua fiducia) si ponga la questione e ne tragga le opportune valutazioni. In conclusione adesso il terminale in questione è ritornato a essere pienamente conforme e funzionante, disponibile qualora il collegio giudicante ritenesse necessaria una perizia tecnica legale.
Luigi CARABELLESE
