Il problema riguarda la formulazione letterale del passaggio:
"Danni estetici, inclusi a titolo esemplificativo e non esaustivo, graffi e ammaccature".
Proviamo a tradurlo con parole più semplici.
"La garanzia non si applica in caso di danni estetici, per esempio graffi e ammaccature; precisando che questi esempi non sono esaurienti."
Bene. E quali altri esempi esauriscono l'insieme dei danni estetici ? Non lo sappiamo.
Che cos'è dunque di preciso un "danno estetico" e cosa non lo è ?
Impossibile dirlo definitivamente data la genericità del dettato e la sua vaghezza.
Quindi ? Vale tutto.
Conseguenze ?
Se vale tutto, ciò significa che Samsung, in potenza, può negare riparazioni in garanzia alla luce di una qualsiasi inezia.
Tutto può essere fatto passare per danno estetico se la parentesi viene lasciata aperta.
E non sto dicendo che i centri di assistenza Samsung agiscano secondo questa condotta.
Io faccio solo notare che formalmente tale condotta non è impedita.
Nulla di strano ? La locuzione "a titolo esemplificativo e non esaustivo", come si può dunque intuire, tutela solo ed esclusivamente Samsung, che avrà in ogni caso la ragione sempre dalla sua parte.
C'è uno sbilanciamento evidente, a danno del consumatore.
Eccolo il problema.
Il problema lo rilevo nelle parole.
Spero di averti aiutato a capire cosa intendo.
Ps: se il dispositivo si scolora... è colpa del produttore. Perché il trattamento del colore non lo fa l'acquirente.
Se la qualità del materiale è cattiva, non vedo perché il produttore non dovrebbe risponderne.
Ma questo non c'entra col mio discorso.
Grazie per avermi letto.